L’opinione pubblica ha una grande incisività sulla storia. Da qui, lo stimolo a sviluppare singole coscienze critiche che si facciano collettive, diventa salvifico per il destino dell’umanità, da sempre dipendente da pensieri e azioni (appunto) umane. Alla luce di questo nobile obiettivo, agisce Unicart (Conferenza Internazionale per la Ricerca Accademica) organizzata in IX edizione dal Console onorario della Repubblica di Moldova Roberto Galanti e dal professor Francesco Favia, rettore e presidente Unicart, che ringrazio per avermi chiamata a moderare l’ottava sessione della Conferenza. ‘Risorse umane, innovazione e sviluppo sostenibile nel bacino del Mediterraneo’ è il tema su cui oltre 70 relatori italiani ed esteri hanno relazionato nella tre giorni dal 26 al 28 settembre, con il coinvolgimento di numerose autorità e rappresentanti istituzionali di tutto il mondo.
Un evento di forte incisività umanistica e custode del deciso intendimento a difendere e promuovere i più alti valori etici a fondamento della cultura del progresso. È bene ricordare che Unicart ha istituito le Conferenze multidisciplinari Internazionali, nel 2019 proponendo un ciclo di incontri itineranti in Europa per aprire a grandi opportunità di confronto tra specialisti e ricercatori accademici, enti e istituti che si occupano direttamente o indirettamente di sviluppo socio economico culturale. La sessione che sono stata chiamata a moderare, ha accolto i temi: ‘Coltivare un’identità comune nell’Europa Sud Orientale attraverso l’eredità e la diversità culturale’ di Elira Luli; ‘I.A come nuovo modo di agire tra etica e innovazione a partire da un recente volume di Federico Cabriza’ di Giovanni Tarantino; ‘Imprenditoria femminile nel settore turistico’ di Federico De Andrei e Simone Taddeo; ‘Tecnologia digitale e violenza di genere: sfide da parte dei professionisti sull’identificazione e gestione dei casi’ di Marsela Allmuca ed Eliona Kullari.
La IX Conferenza ha aperto sguardo e sentimenti sulle dinamiche sociali, economiche, produttive e turistiche scaturite dall’umanità in movimento, che ha fatto la storia del bacino del Mediterraneo, studiata dalle migrazioni, alle pandemie, cambiamenti climatici fino agli eventi bellici che stanno ridisegnando gli scenari internazionali. In definitiva, la IX Conferenza Unicart, ricorda che il destino dell’umanità, ha origine nell’intima e libera scelta di ogni uomo tra ciò che è bene e ciò che è male, da cui scaturiscono azioni volte ad edificare progresso, immobilismo o regresso. L’Unicart decisamente sceglie e promuove Progresso, mirando a stimolare il pensiero critico che da individuale si fa collettivo, pertanto capace di orientare e scrivere il destino dell’umanità. Un destino che si costruisca oggi, affinché domani non sia rimpianto, ma possa dirsi degno di una coscienza sociale fondata sulla piena consapevolezza dell’essere umano.
La Decima ringrazia l’artista Carlo Gentili, per aver ricevuto in dono, il particolare della Venere, contenuto nel manifesto pittorico realizzato per Unicart.